Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

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il FIGLIO dell'UOMO

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dal 28 Marzo al 4 Aprile 2010

9a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

Diffusione Influenza A, Vaccinazioni,

come Ritardare la Pandemia nella Scuola,

e Lanciare la Scuola-Online,

la Scuola Italia ed Europea del Futuro già domani

A rischio le persone con malattie croniche, donne in gravidanza e bambini sotto i 2 anni

L'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Con l'arrivo dell'inverno più casi nel continente"

Influenza A, allarme in Europa

In autunno contagiato 1 su 3

Ricoverati in sette a Brindisi dopo vacanza in Grecia: tutti posiivi all'influenza A/H1N1

2009-08-28

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

FACCIAMO RIPARTIRE L'ITALIA dalle COSE SERIE

2009-09-04

Oggetto: Diffusione Influenza A, Vaccinazioni, come Ritardare la Pandemia nella Scuola,

e Lanciare la Scuola-Online, la Scuola Italiana ed Europea del Futuro già domani

Ill.mi :

Pres. Regione Puglia N. Vendola

Pres. Del Consiglio dei Ministri S. Berlusconi

Pres. della Repubblica G. Napolitano

Pres. del Senato della Repubblica R. G. Schifani

Pres. della Camera dei Deputati G. Fini

Senatori

Parlamentari

Segretari Partiti Politici

Stampa ed Informazione

 

Gent. mi,

Oggetto: Diffusione Influenza A, Vaccinazioni, come Ritardare la Pandemia nella Scuola,

e Lanciare la Scuola-Online, la Scuola Italiana ed Europea del Futuro già domani

C'è qualcosa che non capisco di quanto dichiarato dal Vice Ministro della sanità, come riportato dal Corriere e dagli altri Giornali:

"Il primo step prevede di vaccinare il 40% della popolazione italiana con 8 milioni di dosi. Su questo punto sono ancora da definire alcuni aspetti per definire le categorie di malati. Poi a gennaio 2010 ci sarà il secondo step, con altre 16 milioni di dosi che verranno somministrate a partire dal 31 gennaio per cominciare a costruire nella popolazione più sensibile la memoria per le difese, la fascia 2-27 anni."

Per me Il 40% della popolazione Italiana dovrebbe essere 24Mln di persone, mentre si parla di 8Mln .

A che serve vaccinare la restante parte della popolazione quando la diffusione è già avvenuta, non dovrebbe risultare più efficace.

Si pensa di rinviare la vaccinazione per l'influenza stagionale, ma dopo marzo a che servirà più?

Se c'è un problema di vaccini, si parli chiaro, oppure le vacche si spostano di stalla in stalla.

Parlamoci chiaro, se non si è pronti, all'ora è meglio adottare tutti i mezzi per rallentare la diffusione.

Ci vorrà pochissimo che ci saranno statisticamente in tempi brevi i "3 casi per scuola" in tute le scuole.

Quando verrà a mancare il vaccino ci potrà essere traffico nero, checchè si dica o si faccia per impedirlo.

Allora, il modo migliore per rallentare la diffusione è far ripartire il più tardi possibile l'apertura materiale, di tutte le Scuole, approfittando invece dell'occasione per far partire la Scuola-Online da terzo millennio.

Come?

Che tutte le scuole si attrezzino subito con la propria Scuola Virtuale, Programmi, Classi, E-mail-Studenti, Lezioni in Rete, Compiti in Rete, Dispense, Valutazioni, ecc. .

Forse all'inizio il sistema sembrerà inceppato, ma con l'inventiva e la dedizione dei docenti e soprattutto l'energia potenziale degli studenti, il sistema si metterà in moto consentendo di recuperare il ritardo iniziale, accelerando poi in maniera iperbolica l'innovazione nella scuola.

In un anno la scuola italiana sarà rivoluzionata ed innovativa, e non sarà più la coda dell'Istruzione Europea.

In questo la Scuola Italiana oggi è in stridente ritardo, ma questa è l'occasione buona per trasformarla completamente.

D'altra parte abbiamo enormi energie potenziali giovanili che aspettano di essere valorizzate, come per esempio a Martina Franca, ma vale per tutta Italia, e per tutti i tipi di scuola:

E' chiaro che l'imput organizzativo va dato immediatamente a livello centrale, con la predisposizione di programmi di indirizzo ed archiviazione dati, del tipo semplice e velocemente applicabile da subito.

Poi il ministero potrebbe immediatamente emettere bando a brevissimo termine per consentire a prezzi stracciati l'organizzazione autonoma di Siti Internet e concordare con i gestori della rete l'utilizzo del ADSL anch'esso a costi pressochè nulli per il numero di ore di collegamenti giornalieri gratuiti con le scuole.

Si sviluppi un dibattito su questa proposta e Facciamoci tutti portavoce di questo indirizzo per una

SCUOLA ITALIANA ed EUROPEA del FUTURO, già a partire da domani, dal 15 settembre.

 

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

V candidato indipendente alla Canditdatura A Segretario Nazionale PD

studiotecnicodalessandro@virgilio.it

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CORRIERE della SERA

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2009-09-02

"Si potranno prevedere chiusure mirate delle scuole dove si rendesse necessario"

Influenza A, Fazio: "Il picco in Italia tra il 18 dicembre e il 18 gennaio prossimi"

Il vice ministro della Salute parla al termine dell'Unità di crisi: "diffusione del virus più lenta del previsto"

ROMA - L'ipotesi di chiusura delle scuole, l'informazione e la definizione dei gruppi "primari" per la vaccinazione, il piano di comunicazione, il piano organizzativo assistenziale: questi i temi principali della riunione odierna dell'Unità di crisi sull'influenza A, riunione che si è tenuta al ministero della Salute con Regioni e associazioni di pediatri, medici di base e di Pronto soccorso. L'incontro è stata l'occasione per mettere a punto e varare il piano pandemico da trasmettere alle Regioni. "La pandemia non è grave, il virus è un mese più lento del previsto": è quanto ha detto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio al termine della riunione dl comitato di crisi sull'influenza A.

NUMERO DI MALATI - "La pandemia non è grave, il virus è un mese più lento del previsto": è quanto ha detto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio al termine della riunione dl comitato di crisi sull'influenza A. Fazio ha anche spiegato che il picco del virus dell'influenza A si verificherà fra il 18 dicembre e il 18 gennaio prossimi quando da un milione e mezzo a tre milioni di persone si ammaleranno per circa 15 giorni di malattia.

Il piano vaccinale ha aggiunto il viceministro alla Salute, "Non subirà variazioni. I vaccini saranno disponibili entro il 15 novembre forse anche prima. Stiamo preparando un piano logistico dettagliato per la distribuzione dei vaccini alle regioni. Il ministero sta valutando di posporre la vaccinazione per l'influenza stagionale perchè non ci siano sovrapposizioni". Per Fazio "Secondo stime dell'Istituto Superiore di Sanità questo tipo di vaccinazione dovrebbe eradicare la pandemia entro aprile 2010".

SCUOLE - Nessuna chiusura generalizzata delle scuole a causa della nuova influenza ha garantito Fazio specificando che ci saranno solo chiusure "mirate che potranno riguardare anche singole scuole". Fazio ha spiegato che verrà incaricata un'apposita commissione con rappresentanti del ministero dell'Istruzione che si occuperà di gestire questo aspetto e deciderà anche "qual è la catena di comando, cioè chi farà l'ordinanza di chiusura. Stabilirà anche qual è il tetto in termini di numero di casi oltre il quale provvedere alla chiusura, ma sarà esclusivamente una chiusura selettiva e non generalizzata".

CASI - I casi certificati di persone colpite dall'influenza A in Italia, ha detto ancora Fazio, sono fino a questo momento circa 2.000. Per il vice ministro alla Salute inoltre "i due casi di Napoli non sono casi gravi".

PIANO VACCINALE E ORGANIZZATIVO - Entro ottobre saranno in ogni caso disponibili 48 milioni di dosi di vaccino. Una spesa ingente per lo stato dato che l'Oms ha detto recentemente che nei paesi industrializzati il vaccino potrà costare fino a 20 euro a dose. Il primo step prevede di vaccinare il 40% della popolazione italiana con 8 milioni di dosi. Su questo punto sono ancora da definire alcuni aspetti per definire le categorie di malati. Poi a gennaio 2010 ci sarà il secondo step, con altre 16 milioni di dosi che verranno somministrate a partire dal 31 gennaio per cominciare a costruire nella popolazione più sensibile la memoria per le difese, la fascia 2-27 anni. Dal punto di vista organizzativo le regioni distribuiranno il vaccino ai medici e questi ai pazienti sulla base delle categorie indicate dei malati e della loro storia clinica. Quando arriverà l’influenza scatterà poi il piano organizzativo-assistenziale.

RIUNIONE STRAORDINARIA UE - Parallelamente, anche l'Europa si organizza per far fronte alla pandemia. I ministri della sanità dei 27 si riuniranno in via straordinaria il 12 ottobre, probabilmente a Bruxelles. Lo ha riferito il ministro svedese Maria Larsson, attuale presidente di turno dell'Unione. Saranno affrontate diverse questioni, dall'accesso ai vaccini al loro reperimento per i Paesi che hanno necessità di un sostegno, alla solidarietà internazionale. "Nessun Paese potrà evitare di essere colpito dalle conseguenze della nuova influenza, ma gli Stati europei sono ben preparati" ha detto il ministro. A metà settembre il commissario europeo alla sanità, Androulla Vassiliou, invierà all'Europarlamento una comunicazione sulle iniziative comuni contro la diffusione di influenza A.

 

 

 

 

resta grave il giovane ricoverato a monza

Influenza A, un caso a Napoli

L'ospedale: "È grave"

Smentita la notizia della morte del paziente 51enne: "Le condizioni sono stabili"

(Ansa)

(Ansa)

NAPOLI - Sono molto gravi a causa dell'aggravarsi dell'insufficienza cardiaca preesistente a cui si è aggiunta l'insorgenza di insufficienza renale acuta e sepsi le condizioni di D. G., il 51enne ricoverato da martedì sera nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cotugno di Napoli, dove il paziente, risultato positivo al test del virus H1N1, è stato trasferito d'urgenza, dopo un iniziale ricovero in un altro nosocomio. La direzione sanitaria del Cotugno ha smentito "categoricamente" la notizia della morte del paziente, diffusa poco prima delle 13 da alcune agenzie di stampa. "Non sappiamo come possa essere girata una voce del genere", spiega la direzione sanitaria. Il paziente è stato trasferito al Cotugno dal Cto, dove l'uomo era stato ricoverato il 30 agosto e dove i medici gli avevano diagnosticato la polmonite. Già prima di contrarre l'influenza A, il paziente era affetto da insufficienza renale e cardiomiopatia dilatativa.

IL QUADRO CLINICO - "Il paziente è ricoverato in rianimazione - si legge nel bollettino emesso mercoeldì pomeriggio dall'azienda ospedaliera - Dall'anamnesi risulta essere affetto da cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito in oligofrenico. Le condizioni cliniche attuali sono gravi a causa dell'aggravarsi dell'insufficienza cardiaca preesistente a cui si è aggiunta l'insorgenza di insufficienza renale acuta. Attualmente è sottoposto a ventilazione controllata, per consentire una sufficiente ossigenazione, e a trattamento emofiltrativo con tecnica Cvvh (Continous veno-venous hemoflitration). Inoltre è stato isolato dall'emocultura nonché dal bronco aspirato lo stafilococco aureo in carica elevata. Pertanto la diagnosi aggiornata alle ore 15,30 è: sepsi da stafilococco aureo e broncopolmonite complicata da insufficienza renale acuta in oligofrenico affetto da cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito, con infezione da virus A H1N1". L'uomo, ha riferito in mattinata il direttore sanitario del presidio infettivologico di Napoli, Maiorino, "presenta uno stato di compromissione generale e malattie di basi importanti - insufficienza renale e cardiomiopatia dilatativa - su cui si è innescato il virus dell'influenza. In ogni caso - ha aggiunto - presenta una percentuale di ossigenazione buona ed è monitorato attentamente soprattutto per quanto concerne i valori della creatinina". Quello del 51enne è il secondo ricovero in poche ore nell'ospedale napoletano, dove viene curato in queste ore anche un altro paziente proveniente da Cava dei Tirreni per le complicanze dovute all'influenza A. "Questo paziente - ha spiegato il direttore sanitario Maiorino - non ha gravi compromissioni e le sue condizioni sono migliorate rispetto al momento del ricovero".

RESTA GRAVE IL 24ENNE RICOVERATO A MONZA - A Monza restano critiche le condizioni di Fabio F., il 24 enne ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza per una polmonite in seguito dall'influenza A. "Il paziente, affetto da insufficienza respiratoria acuta - si legge nel bollettino della direzione sanitaria monzese - ha presentato nella giornata di ieri segni di possibile sovrainfezione polmonare. La situazione clinica, per il resto, è invariata. Le sue condizioni rimangono critiche e la prognosi rimane riservata". Per Roberto Fumagalli, primario di anestesia e rianimazione, i segni di sovrainfezione polmonare riscontrati nelle ultime ore nel giovane vanno interpretati come "nn lieve peggioramento", che tuttavia era atteso. "Come abbiamo detto fin dall'inizio, nei casi di insufficienza respiratoria acuta possibili complicazioni sono attese" ha aggiunto lo specialista.

 

01 settembre 2009(ultima modifica: 02 settembre 2009)

02 settembre 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dopo il giovane ricoverato a monza

Influenza A, secondo caso grave a Napoli

Un cinquantenne portato al 'Cotugno' per una polmonite. Era già affetto da insufficienza renale e cardiomiopatia

(Ansa)

(Ansa)

NAPOLI - Secondo caso grave di influenza A nel nostro Paese, dopo quello del giovane in cura a Monza. Un uomo, di 51 anni, napoletano, è stato ricoverato martedì sera nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Cotugno di Napoli, in gravi condizioni: il paziente è risultato positivo al test dell'influenza A. Lì è stato trasferito d'urgenza da un altro ospedale dove era entrato il 30 agosto, quando i medici gli hanno diagnosticato la polmonite. Il paziente era già affetto da insufficienza renale e cardiomiopatia dilatativa. Secondo i sanitari, "l'insufficienza respiratoria è severa e le condizioni sono attualmente gravi, anche a causa della situazione clinica complessiva".

IL QUADRO CLINICO - Il paziente, ha referito il direttore sanitario del presidio infettivologico di Napoli, Maiorino, "presenta uno stato di compromissione generale e malattie di basi importanti - insufficienza renale e cardiomiopatia dilatativa - su cui si è innescato il virus dell'influenza. In ogni caso - aggiunge il direttore sanitario - presenta una percentuale di ossigenazione buona ed è monitorato attentamente soprattutto per quanto concerne i valori della creatinina". Il paziente è stato trasportato al Cotugno con un'ambulanza dall'ospedale Cto, dove è stato sottoposto a dialisi. Si tratta del secondo ricovero in poche ore nell'ospedale napoletano, dove è stato ricoverato anche un altro paziente proveniente da Cava dei Tirreni per le complicanze dovute all'influenza A. "Questo paziente - spiega il direttore sanitario Maiorino - non ha gravi compromissioni e le sue condizioni sono migliorate rispetto al momento del ricovero".

 

01 settembre 2009(ultima modifica: 02 settembre 2009)

 

Alle 16.30 CONFERENZA STAMPA DI Ferruccio Fazio

Influenza A, tavolo governo -Regioni

Riunione sull'ipotesi della chiusura delle scuole e sul vaccino. L'esecutivo trasmetterà il piano pandemico

MILANO - L'ipotesi di chiusura delle scuole, l'informazione e la definizione dei gruppi "primari" per la vaccinazione, il piano di comunicazione, il piano organizzativo assistenziale: questi i temi principali della riunione odierna dell'Unità di crisi sull'influenza A, in programma al ministero della Salute con Regioni e associazioni di pediatri, medici di base e di Pronto soccorso. Sarà l'occasione per mettere a punto e varare il piano pandemico da trasmettere alle Regioni. Alle 16.30 all'Auditorium del ministero della Salute in Lungotevere Ripa 1, a Roma, a margine della riunione dell'Unità di crisi il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, terrà una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione.

PIANO VACCINALE E ORGANIZZATIVO - L'Unità di crisi monitora costantemente l’andamento della pandemia a livello nazionale e internazionale e eventuali misure potranno essere messe a punto ’work in progress’. Sul fronte scuole la posizione del governo è chiara: l'anno scolastico inizierà, ma non si esclude di intervenire con chiusure mirate. Altro nodo è la campagna di vaccinazione che partirà il 15 novembre. Entro il mese di ottobre saranno disponibili 48 milioni di dosi. Il primo step prevede di vaccinare il 40% della popolazione italiana con 8 milioni di dosi. Su questo punto sono ancora da definire alcuni aspetti per definire le categorie di malati. Poi a gennaio 2010 ci sarà il secondo step, con altre 16 milioni di dosi che verranno somministrate a partire dal 31 gennaio per cominciare a costruire nella popolazione più sensibile la memoria per le difese, la fascia 2-27 anni. Dal punto di vista organizzativo le regioni distribuiranno il vaccino ai medici e i medici ai pazienti sulla base elle categorie indicate dei malati e della loro storia clinica. Quando arriverà l’influenza scatterà poi il piano organizzativo-assistenziale.

I PAZIENTI GRAVI - Restano intanto stabili le condizioni del 24enne ricoverato a Monza, mentre a Napoli due pazienti che hanno contratto l'influenza A, dei quali uno è grave, sono stati accolti entrambi all'ospedale Cotugno di Napoli.

 

02 settembre 2009

 

 

2009-09-01

Influenza A, vertice a Palazzo Chigi:

"Situazione sotto controllo"

L'Unità di crisi si riunirà mercoledì 2 settembre con la partecipazione delle Regioni e dei ministeri interessati

Una foto di archivio mostra la provetta contenente il vaccino contro il virus dell'influenza H1N1, prodotto dalla casa farmaceutica ' GlaxoSmithKline', a Dresden, Germania, il 15 giugno 2009 (Ansa)

Una foto di archivio mostra la provetta contenente il vaccino contro il virus dell'influenza H1N1, prodotto dalla casa farmaceutica ' GlaxoSmithKline', a Dresden, Germania, il 15 giugno 2009 (Ansa)

MILANO - La situazione italiana è "sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie": è questa la conclusione del vertice che si è tenuto nel tardo pomeriggio di lunedì presso la Presidenza del Consiglio. All'incontro, rende noto il ministero del Welfare, hanno partecipato, tra gli altri, il Sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, il Ministro Maurizio Sacconi e il Vice-ministro Ferruccio Fazio.

LA NOTA - "Al momento - rileva il ministero in una nota - la situazione in Italia è dunque sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie, che operano in stretto collegamento con l'Unità di crisi, a sua volta operante in stretto raccordo con gli organismi internazionali e le istituzioni degli altri Paesi europei e non". L'incontro ha confermato "il percorso fin qui seguito sotto la guida del vice-ministro Fazio che ha la responsabilità dell'Unità di crisi e al quale è stata affidata la comunicazione istituzionale relativa all'evoluzione dell'influenza e ai modi con i quali garantire la più ampia protezione della popolazione". L'Unità di crisi, che in agosto si è riunita tre volte, si riunirà nuovamente mercoledì 2 settembre, con la partecipazione di tutte le Regioni e dei ministeri interessati.

 

31 agosto 2009(ultima modifica: 01 settembre 2009)

 

 

 

 

 

2009-08-30

migliora il ragazzo colpito dalla nuova influenza ricoverato in coma a monza

Influenza A: i pediatri chiederanno al ministero la chiusura delle scuole

Il presidente della Fimp, chiederà al ministero della Salute di prevedere lo stop delle lezioni

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Le risposte sull'influenza con il Corriere

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Forum: malattie infettive, chiedi all'esperto

MILANO - La Federazione italiana medici pediatri chiederà al tavolo tecnico su come affrontare la pandemia di nuova influenza che si riunirà al ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali il prossimo 2 settembre, anche di "prendere in seria considerazione" l’ipotesi di chiudere le scuole, la cui apertura è prevista a scaglioni a partire dal 14 settembre, per contenere la diffusione del virus A/H1N1 sul quale negli ultimi giorni l'Oms ha lanciato un ulteriore allarme.

LA DICHIARAZIONE - Lo ha detto il presidente della Fimp, Giuseppe Mele, precisando che la federazione chiederà esplicitamente anche che il ministero dell’Istruzione sieda al tavolo tecnico, al quale al momento non partecipa, "nell’ottica del maggior coordinamento possibile", sulla scorta di quanto chiesto dal direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, che ha parlato della necessità che i governi nel loro complesso, e non solo i ministeri della Salute, prendano "alcuni interventi che hanno forti implicazioni economiche e sociali, come la chiusura delle scuole".

IL MINISTRO- Un'ipotesi che al momento però è esclusa. Lo ha sottolineato il ministro Mariastella Gelmini in una nota, nella quale precisa che "al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perché si renda necessario un provvedimento di questo tipo". In ogni caso "è importante, comunque, non sottovalutare la situazione e proseguire nel continuo confronto anche con gli altri Paesi Europei". Comunque il governo " ha elaborato un piano di intervento per fronteggiare possibili evoluzioni della situazione che al momento resta sotto controllo".

RAGAZZO RICOVERATO A MONZA - Intanto il giovane di Parma colpito da nuova influenza e ricoverato da alcuni giorni a Monza, resta "in condizioni gravissime" anche se "da sabato sera si sono registrati lievissimi segni di miglioramento". È quanto ha detto oggi in un incontro con i giornalisti il primario dell' unità di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Gerardo di Monza, Roberto Fumagalli. Per il responsabile della terapia intensiva dell'Ospedale brianzolo, Giuseppe Foti: "Il ragazzo che era partito con una insufficienza multiorgano ha dato qualche segnale di miglioramento non solo per quanto riguarda la funzione respiratoria, ma anche per la funzione renale e per quella epatica. Positiva anche l'evoluzione dello stato infettivo. Il cammino è tuttavia ancora lunghissimo". Il medico ha aggiunto che F.F. dovrà affrontare e superare anche le "conseguenze del trattamento in terapia intensiva", poichè in questo momento è intubato e sedato. Tuttavia, Foti dice: "L'ottimismo è ovvio, la partita si può giocare e può essere vinta, anche se è ancora maledettamente lunga".

 

30 agosto 2009

 

 

 

 

 

sarà venduto a 2,99 euro più il costo del quotidiano

Influenza A: 100 domande, 100 risposte

Un libro in edicola dal 2 settembre con il Corriere della Sera risponderà a tutti i dubbi sulla pandemia

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Forum: malattie infettive, chiedi all'esperto

MILANO - Il governo ha predisposto un piano di vaccinazione di massa per contrastare il diffondersi dell'influenza A. Il vaccino sarà disponibile a partire da metà novembre e verrà somministrato gratuitamente e su base volontaria cominciando dalle categorie a rischio. Mai però come in questo momento aumentano i dubbi tra la popolazione su cosa fare per evitare il contagio. Come si affronta la nuova influenza? Come ci si deve comportare con i bambini, con le persone anziane, con le donne in gravidanza? Si può viaggiare senza correre rischi? Sono infatti solo alcune delle tante domande che le persone si pongono sul tema della nuova influenza. Che fa paura e della quale si vorrebbe sapere tutto.

IL LIBRO - Proprio per rispondere agli interrogativi dei cittadini uscirà in edicola mercoledì 2 settembre "Nuova influenza, come prevenirla, come curarla", un libro che contiene cento domande sulla pandemia generata dal virus H1N1 alle quali vengono date cento risposte in modo semplice e chiaro. Il libro sarà in vendita con il Corriere della Sera a 2,99 euro (più il prezzo del quotidiano).

 

28 agosto 2009

 

 

 

 

2009-08-28

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2009-09-02

Il 12 ottobre una riunione del Consiglio della Ue per fare il punto della situazione

In fin di vita 50enne napoletano diabetico e cardiopatico. Condizioni peggiorate con il virus

Nuova influenza, ad ottobre vertice Ue

Fazio rilancia: "Possibile chiusura scuole"

Allo studio un piano mirato: fine delle lezioni negli istituti con almeno tre casi accertati

"Pandemia meno grave del previsto. In Italia picco tra dicembre e gennaio. Possibili 3 milioni di malati"

Nuova influenza, ad ottobre vertice Ue Fazio rilancia: "Possibile chiusura scuole"

NAPOLI - E' in fin di vita l'uomo di 50 anni colpito da influenza A ricoverato in rianimazione nell'ospedale Cotugno di Napoli. L'uomo - D. G. le sue iniziali - è originario di Napoli e ha una situazione di salute già gravemente compromessa, affetto da diabete e cardiomiopatia dilatativa. Intanto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio rassicura: "La pandemia non è grave" e spiega che l'ipotesi della chiusura mirata delle scuole rimane tra le opzioni possibili.

Napoli. L'influenza, spiegano i medici del 50enne ricoverato al Cutugno, ha aggravato la preesistente insufficienza cardiaca, cui si è aggiunta una insufficienza renale acuta. E' sottoposto a ventilazione controllata per consentire una sufficiente ossigenazione e a trattamento emofiltrativo. Questa mattinata le sue condizioni si sono aggravate ulteriormente, tanto che in un primo momento era circolata la notizia che l'uomo fosse deceduto. Poi la smentita del dipartimento di Malattie infettive dell'ospedale partenopeo: "E' circolata all'interno dell'ospedale un'informazione che poi si è rivelata falsa".

L'uomo soffre soprattutto le conseguenze "del suo fisico già debilitato", sottolinea l'assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, medico e docente universitario di lunga esperienza: "L'influenza A ha quindi colpito un organismo già fortemente debilitato. Forse anche una comune influenza avrebbe prodotto le stesse conseguenze".

Non destano invece particolari preoccupazioni le condizioni di altri due pazienti affetti da influenza A e ricoverati sempre al Cotugno. M.M., 23 annui, napoletano, è in buone condizioni cliniche e senza febbre. In miglioramento anche R.A., 27 anni, di Cava dei Tirreni (Salerno), colpito da broncopolmonite bilaterale e da alcune ore privo di febbre. Resta critica la situazione del 24enne di Parma ricoverato a Monza: affetto da insufficienza respiratoria acuta, ha presentato nella giornata di ieri segni di possibile sovrainfezione polmonare. "La situazione clinica, per il resto, è invariata - dicono dall'ospedale - le sue condizioni rimangono critiche e la prognosi resta riservata".

Il vertice. I ministri della Salute dei 27 Paesi dell'Unione Europea si incontreranno il prossimo 12 ottobre per fare il punto della situazione. Lo ha annunciato il ministro svedese, Maria Larsson, presidente di turno del Consiglio dei ministri della Salute. Nella riunione straordinaria del 12 ottobre saranno discusse diverse tematiche, tra cui l'accesso ai vaccini, la vaccinazione per alcuni paesi europei meno preparati e la solidarietà internazionale. ''Nessun paese puo' evitare di essere colpito dalle conseguenze della nuova influenza, ma gli Stati europei si sono preparati bene'', ha detto la Larsson nel corso di un dibattito con i deputati europei.

Fazio: "pandemia non grave". La pandemia dell'influenza "A" "si conferma non grave". Così il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio dopo la riunione al ministero con le Regioni ed i rappresentanti dei medici per verificare la situazione "dopo l'estate e fare il punto sulle strategie vaccinali". I casi certificati di persone colpite dall'influenza A sono fino a questo momento circa 2 mila, ha affermato Fazio precisando inoltre che "i due casi di Napoli non sono casi gravi".

Il viceministro, inoltre ha assicurato che "il governo pagherà il vaccino".

Il picco della malattia. "Il picco dell'influenza "A" - ha aggiunto - si avrà tra il 18 dicembre e il 18 gennaio con un numero di circa 1,5 milioni a 3 milioni di persone per quindici giorni di malattia". Fazio ha

inoltre spiegato che ''rispetto alle simulazioni fatte l'andamento dell'influenza e' 'indietro' di un mese con 2700 casi confermati e 5600 casi clinici''.

Chiusura scuole. Durante la riunione il viceministro ha annunciato che è allo studio un piano per la chiusura mirata delle scuole dove si dovessero riscontrare almeno tre casi accertati di nuova influenza. "È ancora da decidere - ha precisato il viceministro - chi farà le verifiche ed emetterà eventualmente l'ordinanza".

Per elaborare il "piano di chiusura mirata delle scuole", ha continuato Fazio, è stato creato un gruppo di lavoro misto con rappresentanti del ministero della Salute e di quello dell'Istruzione. Il gruppo di lavoro elaborerà, inoltre, un decalogo che sarà distribuito nelle scuole, e che conterrà una serie di regole a cui gli istituti dovranno attenersi.

Vaccini. Il piano vaccinale "non subirà variazioni. I vaccini saranno disponibili entro il 15 novembre forse anche prima", ha detto il viceministro. "Stiamo preparando un piano logistico dettagliato - ha aggiunto - per la distribuzione dei vaccini alle Regioni. Il ministero sta valutando di posporre la vaccinazione per l'influenza stagionale perché non ci siano sovrapposizioni".

Il vice ministro ha precisato che il 31 luglio un'ordinanza dell'esecutivo ha previsto la copertura economica della vaccinazione che interesserà 24 milioni di italiani. Nella prima fase il piano, ha confermato Fazio, prevede la vaccinazione per gli operatori e la popolazione a rischio per un totale in questa prima fase di 8,6 milioni di persone. Fazio ha sottolineato che "secondo stime dell'Istituto superiore di sanità questo tipo di vaccinazione dovrebbe eradicare la pandemia entro aprile 2010".

Donne incinte e bambini. "I test per l'impiego del vaccino su donne in gravidanza e giovani dai due ai diciotto anni sono ancora limitati - ha spiegato Fazio - Su questo problema abbiamo chiesto un parere al consiglio superiore della sanità".

(2 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuova influenza, muore 51enne

è il primo decesso in Italia

NAPOLI - E' deceduto l'uomo di 51 anni colpito da influenza A che era stato ricoverato in rianimazione nell'ospedale Cotugno di Napoli. L'uomo - D. G.,

napoletano - è oligofrenico, ed era già affetto da diabete e cardiomiopatia dilatativa. L'influenza, spiegano i medici, ha aggravato la preesistente insufficienza cardiaca, cui si è aggiunta una insufficienza renale acuta. L'uomo era sottoposto a ventilazione controllata per consentire una sufficiente ossigenazione, ed a trattamento emofiltrativo. In mattinata le sue condizioni si sono aggravate ed è deceduto.

(2 settembre 2009)

 

 

 

 

 

2009-09-01

La società di medicina generale avverte: "Per arginare la pandemia

nessuna misura di emergenza, essenziale coordinamento su tutti i livelli"

Nuova influenza, 8 milioni di vaccini

E arriva il kit per i medici di famiglia

Il ministro Fazio: immunizzati per primi operatori sanitari e forze dell'ordine

Poi si passerà alle categorie a rischio come obesi e diabetici

Nuova influenza, 8 milioni di vaccini E arriva il kit per i medici di famiglia

ROMA - "Nessuna modifica al calendario scolastico", ribadisce il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che annuncia: entro fine anno verranno vaccinati 8 milioni e mezzo di italiani. Misure di isolamento delle categorie "a rischio", sostiene il ministro sarebbero inutili: "I giovani starebbero comunque con i giovani e il virus si diffonderebbe in ogni caso". Segnali rassicuranti dal ministero, vietati gli allarmismi, ma con la nuova influenza quest'autunno dovremo fare i conti per davvero. "Entro fine anno verranno vaccinati 8 milioni e mezzo di italiani, a partire dalle categorie essenziali - operatori sanitari, pompieri, forze dell'ordine", spiega Fazio in un'intervista alla Stampa. "Poi si passerà alle categorie a rischio: i malati di diabete, gli obesi, i soggetti affetti da patologie cardiovascolari, per loro la malattia ha il 70% di probabilità di essere letale".

Si lavorerà perché le Regioni possano avere al più presto accesso al vaccino che, spiega ancora Fazio, non sarà obbligatorio. Essenziale, però, garantire a tutti lo stesso livello di assistenza, anche perché nello stesso periodo verranno vaccinati gli anziani per l'influenza di stagione. E se la sperimentazione si concluderà in tempo utile, dal prossimo anno verrà avviata anche la vaccinazione sui minori di 18 anni.

Medici di famiglia. I medici di famiglia esortano a non affrontare la nuova influenza con manovre isolate, ma coordinando le azioni su tutti i livelli. "Tutti gli strumenti e gli operatori di sanità pubblica devono essere coordinati. Quando arriverà anche in Italia il picco pandemico non sarà sufficiente chiudere o sospendere attività o esercizi né come prevenzione né come soluzione dei problemi", spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina generale, in vista del tavolo tecnico sulla nuova influenza che si svolgerà domani a Roma. Massima fiducia nell'opera di coordinamento del ministero della Salute, perché, continua Cricelli "il piano pandemico funziona solo se viene attuato in tutte le sue parti e per far questo serve una gestione integrata delle attività di tutti gli attori coinvolti".

Istruzioni per l'uso. La Simg ha annunciato anche che al tavolo tecnico di domani presenterà un prontuario con istruzioni tecniche dettagliate indirizzate ai medici di famiglia, agli operatori sanitari e ai pazienti. "Si tratta di un cofanetto da "rompere in caso di necessità", conclude Cricelli, dove si troveranno istruzioni per parenti e familiari su come affrontare la pandemia, risposte alle domande più frequenti, un decalogo operativo per la medicina generale e l'indicazione di misure di protezione per gli operatori sanitari. "Istruzioni non banali ma che entrano nel merito della questione con un linguaggio chiaro e diretto''.

(1 settembre 2009)

 

 

 

 

Incontro a Palazzo Chigi sulla diffusione del contagio in Italia: "Situazione sotto controllo"

Si entrerà in classe regolarmente, ma saranno valutati di volta in volta eventuali provvedimenti di contenimento

Nuova influenza, vertice di Governo

"Le scuole apriranno regolarmente"

Nuova influenza, vertice di Governo "Le scuole apriranno regolarmente"

ROMA - La situazione italiana è "sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie". Per cui le scuole apriranno regolarmente. E' questa la conclusione del vertice che si è tenuto nel tardo pomeriggio di oggi presso la Presidenza del Consiglio.

All'incontro, rende noto il ministero del Welfare, hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, il ministro Maurizio Sacconi e il viceministro Ferruccio Fazio. "Al momento - rileva il ministero in una nota - la situazione in Italia è dunque sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie, che operano in stretto collegamento con l'Unità di crisi, a sua volta operante in stretto raccordo con gli organismi internazionali e le istituzioni degli altri Paesi europei e non".

L'incontro ha confermato "il percorso fin qui seguito sotto la guida del viceministro Fazio che ha la responsabilità dell'Unità di crisi e al quale è stata affidata la comunicazione istituzionale relativa all'evoluzione dell'influenza e ai modi con i quali

garantire la più ampia protezione della popolazione".

L'anno scolastico, quindi, inizierà regolarmente, rende noto il ministero al termine dell'incontro, precisando che "sarà valutata di volta in volta la presenza di manifestazioni influenzali nelle scuole al fine dell'adozione di eventuali provvedimenti mirati di contenimento".

(31 agosto 2009)

 

 

 

L'ANALISI

Arriva l'influenza A

Dobbiamo avere paura?

di UMBERTO VERONESI

Arriva l'influenza A Dobbiamo avere paura?

Umberto Veronesi

La pioggia di dati sull'influenza da virus H1N1, la Nuova A, che ogni giorno ci invade ormai da molti mesi è sacrosanta, ma rischia di non rispondere alla domanda della gente, che invece è una sola: dobbiamo avere paura oppure o no? Siamo di fronte ad una pandemia mortale, una peste del ventunesimo secolo, o si tratta di un'altra influenza dal nome e l'origine più fantasiosi? Io penso che il panico è da escludere, la prudenza no. Tutti i virus influenzali, quelli che definiamo "stagionali", causano una lieve mortalità, in media intorno all'1 per mille dei contagiati. Al momento questo nuovo virus non sembra discostarsi sostanzialmente da questa percentuale, anche se dobbiamo tenere conto che, in caso di dati mondiali, i numeri relativi ai contagi sono di difficile interpretazione, perché in molti Paesi, con strutture sanitarie meno avanzate, numerosi casi non vengono identificati e neppure segnalati.

In Italia, dove il sistema si è mosso con indubbia efficienza come nel resto d'Europa, si riportano fino ad oggi fra i 1.600 e i 1.800 contagi e nessun decesso. Siamo quindi in linea con una normale influenza, che però ha, per il resto, caratteristiche nuove. Ciò che possiamo infatti dedurre con ragionevole certezza dai dati internazionali sono il tipo di virus e le sue tendenze di diffusione.

Prima di tutto va precisato che le notizie dall'emisfero australe, che sta aprendo la stagione influenzale con il "doppio virus" (quello stagionale e la nuova A) sono rassicuranti perché il virus ad oggi non è mutato, cioè nel moltiplicarsi non è diventato più pericoloso per la salute rispetto all'esordio. La malattia ha mostrato due caratteristiche: una grande velocità di contagio e una "predilezione" per i più giovani, tratto che la rende peculiare rispetto alle altre forme e che ha messo in speciale allarme i pediatri. Va detto anche che non appare fra le sue caratteristiche la gravità: la regola è la guarigione, non le complicanze e tantomeno la morte. Alvaro Ulribe, presidente della Colombia, ha appena annunciato, senza problemi di "immagine", di essere stato contagiato e lo staff si è dichiarato per nulla preoccupato perché la malattia è stata da subito sotto controllo. Si è ammalato anche Raffael Correa, presidente dell'Ecuador, ed già è guarito Oscar Arisa Sanchez, presidente del Costarica. Del resto la terapia è disponibile, per tutti: si tratta di antivirali già presenti sul mercato. Che fare però per evitare di ammalarsi? Il periodo di diffusione durerà molti mesi e dunque mi sembra inutile spostare l'inizio della scuola, come è stato proposto in Italia, perché significherebbe perdere l'anno scolastico. Così come non appare pensabile rimandare i viaggi all'estero perché i flussi di spostamento della popolazione, soprattutto i giovani, da un Paese all'altro ormai sono continui e inarrestabili. Non serve quindi stravolgere le proprie abitudini di vita e farsi ossessionare dall'incubo del contagio.

È più utile prestare attenzione particolare ai sintomi tipici influenzali e segnalarli subito al proprio medico, oltre che seguire le norme igieniche preventive che si applicano a tutti i contagi. Penso che in realtà dobbiamo tutti abituarci gradualmente all'idea che paradossalmente sulla diffusione dei nuovi virus il mondo moderno appare più fragile del mondo antico.

Nell'era della globalizzazione, come accennavo, non ci sono più, a farci da barriera, gli oceani e le grandi distanze via terra. E anche il concetto di "cordone sanitario" si è di conseguenza, indebolito: l'allarme si diffonde più tardi rispetto alla velocità dei viaggi e il gran numero di viaggiatori nel mondo. Esiste, dall'altra parte, un "sistema di salvataggio" (controlli, terapie, vaccini) più efficiente, che rischia di incepparsi, però, se la popolazione non segue razionalmente le raccomandazione di comportamento, perdendosi nelle proprie ansie. Nel caso di un nuovo allarme di malattia, l'emotività può creare fragilità nelle strutture sanitarie e indurle ad adottare misure sproporzionate, con l'obiettivo di debellare più la paura che il virus. Questo è il rischio che possiamo e dobbiamo evitare.

(1 settembre 2009

 

 

 

 

 

2009-08-30

Il 24enne ancora sedato e assistito, ma c'è speranza che sopravviva

I pediatri chiedono di ritardare l'entrata in classe. Il ministro: "No, situazione sotto controllo"

H1N1, migliora il giovane in coma

Chiusura scuole, la Gelmini frena

H1N1, migliora il giovane in coma Chiusura scuole, la Gelmini frena

MILANO - Mentre migliorano le condizioni del giovane di 24 anni ricoverato per il primo caso grave di influenza A in Italia, è dibattito sull'apertura delle scuole. I pediatri chiedono che sia posticipata temendo il picco del contagio, ma il ministro Gelmini rassicura: "Nessun rinvio, la situazione in Italia è sotto controllo".

Migliora il giovane ricoverato. E' ancora sedato, in coma farmacologico, ma le condizioni del parmigiano di 24 anni rioverato a Monza stanno lentamente migliorando. Luciano Bresciani, assessore regionale alla sanità della Regione Lombardia: "La situazione rimane ancora grave - specifica - ma siamo in condizioni di progressivo miglioramento e le speranze che il giovane sopravviva aumentano. Il fatto che le condizioni migliorino esprime il fatto che gli elementi positivi nel decorso della malattia, in contrapposizione a quelli negativi, siano maggiori, anche se una complicanza può sempre succedere. Il paziente rimane insomma ancora grave, ma c'è qualche ulteriore speranza". Infatti, come precisa il bollettino medico della direzione generale e sanitaria, "gli scambi gassosi e la funzione renale, pur rimanendo gravemente alterate, hanno evidenziato un lieve miglioramento. Il paziente rimane sedato e assistito con i supporti extracorporei necessari per sostenere le funzioni vitali. La prognosi rimane riservata".

I pediatri: "Rinviamo l'apertura delle scuole". Nel frattempo la Federazione italiana dei medici pediatri fa sapere che chiederà al tavolo tecnico del ministero della Salute di "prendere in seria considerazione" l'ipotesi di chiudere le scuole, la cui apertura è prevista a scaglioni a partire dal 14 settembre, per contenere la diffusione del virus. Lo ha detto il presidente Giuseppe Mele, precisando che la Federazione chiederà esplicitamente anche che il ministero dell'istruzione sieda al tavolo tecnico, al quale al momento non partecipa, "nell'ottica del maggior coordinamento possibile".

"Qualunque misura che possa ridurre l'esposizione e il contagio di questo virus - spiega Mele - può e deve essere tenuta in considerazione". La chiusura delle scuole potrebbe, in questo senso, essere strategica: il virus, spiega l'esperto, ha un tasso di incidenza "estremamente alto, tra il 30% e il 50%. Questo significa che se lo potrebbe prendere un italiano su tre". Questo in termini assoluti, in termini relativi, invece, visto che il principale gruppo di rischio è quello tra i 7 mesi e i 27 anni, in quella fascia d'età "l'incidenza sarà ancora maggiore, e si tratta proprio della fascia d'età di chi va all'asilo, alle elementari, alle medie, ai licei e all'Università".

Il ministro Gelmini frena. "Al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perchè si renda necessario un provvedimento di questo tipo". Lo afferma il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "E' importante, comunque - aggiunge - non sottovalutare la situazione e proseguire nel continuo confronto anche con gli altri Paesi europei. In ogni caso il Governo, grazie alla stretta sinergia tra ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, ha elaborato un piano di intervento per fronteggiare possibili evoluzioni della situazione che al momento resta sotto controllo".

(30 agosto 2009)

 

 

 

 

 

2009-08-29

A rischio le persone con malattie croniche, donne in gravidanza e bambini sotto i 2 anni

L'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Con l'arrivo dell'inverno più casi nel continente"

Influenza A, allarme in Europa

In autunno contagiato 1 su 3

Ricoverati in sette a Brindisi dopo vacanza in Grecia: tutti posiivi all'influenza A/H1N1

Influenza A, allarme in Europa In autunno contagiato 1 su 3

Milano, bambini vanno a scuola con la mascherina per proteggersi dal virus

STOCCOLMA - Un'ondata di influenza A/H1N1 arriverà "inevitabilmente" in Europa all'inizio dell'autunno, "in anticipo rispetto all'influenza stagionale". A lanciare l'allarme è il rapporto sulla valutazione del rischio pubblicato oggi dall'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma. Sulla base delle medie registrate finora, l'ondata pandemica del 2009-2010 potrà colpire dal 20% al 30% della popolazione (contro il 5%-10% dell'influenza stagionale).

I gruppi a rischio. Il rapporto individua i gruppi a rischio che comprendono anche i bambini al di sotto di due anni, indicati nel documento fra coloro che possono subire le conseguenze più gravi dell'infezione, dopo le persone con malattie croniche e le donne in gravidanza. "Non sono stati pubblicati studi in proposito - rileva il rapporto - ma è degno di nota il fatto che in relazione all'ondata pandemica negli Stati Uniti il gruppo che ha mostrato il più alto tasso di ospedalizzazione è stato quello dei bambini con meno di due anni".

Il vaccino. Dosi massicce di vaccino sono in viaggio verso i principali paesi europei: circa 200 mila sono state già consegnate in Gran Bretagna, uno dei paesi più colpiti nel continente. Non sono previste chiusure nelle scuole ma molti paesi stanno organizzando campagne informative e preventive per insegnanti e studenti.

Ricoverati in 7 a Brindisi dopo vacanza in Grecia. In Italia, il ministero della Salute ha deciso che il piano vaccinazioni partirà dal 15 novembre. Proprio oggi, sette giovani italiani sbarcati nel porto di Brindisi dopo una vacanza in Grecia, sono risultati positivi all'influenza A e sono ora ricoverati in città nell'ospedale Perrino. Il loro stato clinico, secondo quanto riferisce la Asl di Brindisi, è buono.

L'Oms. Come ha fatto il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), anche l'Oms ha diffuso oggi un documento sull'andamento del virus pandemico con l'arrivo dell'inverno nell'emisfero Nord.

Nel suo ultimo aggiornamento l'Oms riporta 2.185 vittime nel mondo per l'influenza suina. Molti paesi nell'emisfero meridionale - aggiunge il bollettino - hanno comunque superato il picco. I Paesi dell'emisfero settentrionale devo prepararsi ad affrontare una seconda ondata dell'influenza che potrà colpire un grande numero di persone e avere quindi un impatto decisamente peggiore rispetto a quello che nei mesi scorsi ha avuto la prima ondata.

Il virus non si è modificato. Una notizia positiva è che i laboratori dell'Oms accreditati nel mondo indicano che il virus non si è modificato: "Non si rilevano segni che sia mutato in una forma più virulenta o letale". Ovunque nel mondo, inoltre, l'infezione continua a dare sintomi lievi. "Sebbene - osserva l'Oms - possa causare sintomi molto severi o fatali anche nelle persone giovani e in buona salute, il numero complessivo di questi casi resta limitato".

(28 agosto 2009) Tutti gli articoli di cronaca

L'UNITA'

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2009-09-02

 

 

 

 

 

 

 

2009-09-01

Influenza A, niente baci nelle scuole di Long Island

Niente chiusure prolungate delle scuole, Negli Stati Uniti l'influenza A si batte con i baci: mettendoli al bando. Mentre gli studenti in tutta America si preparano a rientrare nelle aule, le scuole del distretto di Long Island hanno deciso un approccio "hard": vietati i contatti a pelle tra i ragazzini per evitare il diffondersi del virus dell'influenza "A".

Secondo la Cbs, gli studenti -dai più piccoli fino ai liceali- dovranno evitare tutto quello che si fa di solito al primo giorno di scuola: abbracci, strette di mano, baci. Secondo le stime, negli Stati Uniti quasi 2 milioni di persone potrebbero finire in ospedale in conseguenza dell'influenza suina e fino a 90.000 potrebbero morire.

L'Iran invece ha imposto severe limitazioni alla partecipazione al pellegrinaggio alla Mecca per cercare di arginare la diffusione nel Paese dell'influenza A. Mostafa Khaksar Qahrudi, capo dell'organizzazione per i pellegrinaggi, citato oggi dal quotidiano Iran Daily, ha detto che sarà vietato il viaggio alla città santa alle persone con più di 65 e meno di 12 anni e a tutti coloro che presentano patologie cardiache, polmonari o renali.

In Italia il viceministro alla salute Ferruccio Fazio annuncia una vaccinazione di massa a brev: entro la fine dell'anno su otto milioni e mezzo di persone a partire dalle categorie essenziali: operatori sanitari, pompieri, forze dell'ordine. "E poi sulle categorie a rischio: malati di diabete, obesi, soggetti affetti da patologie cardiovascolari. Sono altri sette milioni e mezzo di persone: per loro la malattia ha il 70% di probabilità di essere letale. Contemporanemente verranno vaccinati gli anziani per la usuale influenza stagionale. Se, nel frattempo, si concluderà la sperimentazione dal prossimo anno potremmo anche

avviare la vaccinazione sui minori di 18 anni".

01 settembre 2009

 

 

 

 

 

2009-08-29

Influenza, migliora il ragazzo colpito dal virus

È "una partita che si può vincere, anche se il cammino è lunghissimo" quella che sta combattendo F.F., il 24enne ricoverato da martedì scorso all'Ospedale San Gerardo di Monza a causa di una polmonite legata al virus H1N1. Lo ha affermato il responsabile della terapia intensiva dell'Ospedale brianzolo, Giuseppe Foti.

"Il ragazzo che era partito con una insufficienza multiorgano - ha spiegato - ha dato qualche segnale di miglioramento non solo per quanto riguarda la funzione respiratoria, ma anche per la funzione renale e per quella epatica. Positiva anche l'evoluzione dello stato infettivo. Il cammino è tuttavia ancora lunghissimo".

La famiglia è in stretto contatto con i medici ma - essendo stata posta in isolamento per il pericolo di contagio, il padre del ragazzo ha contratto l'infezione - solo telefonicamente. "Ci stiamo chiedendo se ci siano state delle negligenze da parte dell'ospedale - racconta la madre - Se qualcuno ha tardato nel modo di assisterlo, ci arriverò sino in fondo. Forse solo in Rianimazione sono stati tempestivi contattando l'equipe di Monza, ma comunque credo che ci siano state delle lacune. Abbiamo già contattato un avvocato per verificare ogni dettaglio". Secondo i familiari la diagnosi è stata tardiva.

Sono stati intanto segnalati casi sospetti di contagio a bordo della nave da crociera Costa Concordia, attraccata in porto a Savona. Sono in corso controlli.

30 agosto 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-09-02

Fazio sull'influenza A: "Picco di contagi a Capodanno"

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2 settembre 2008

RADIO24 / Intervista al viceministro Fazio

Influenza A: entro ottobre pronti 48 milioni di vaccini

Per i rischi in azienda serve un consulente

Tutti i sintomi dell'influenza di tipo A

Nuova influenza: informazioni e numeri, una guida per il web

È atteso per la fine dell'anno il picco della diffusione della nuova influenza A/H1N1 in Italia: in totale in un mese, tra il 18 dicembre e il 18 gennaio del 2010, potrebbero ammalarsi tra le tre e le sei milioni di persone.

Lo ha spiegato il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Roma.

Secondo i dati diffusi da Fazio, infatti, in quel mese le previsioni parlando di possibili nuovi contagiati tra 1,5 e 3 milioni ogni 15 giorni.

"Non ci sono rischi immediati per la salute della popolazione", ha detto il viceministro alla Salute incontrando la stampa al termine della riunione dell'Unità di crisi dedicata alla nuova influenza, a cui hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, i rappresentanti delle sanità regionali e le principali sigle sindacali dei medici pediatri, generici e dei pronto soccorso. "Finora - ha sottolineato Fazio - abbiamo un solo caso grave, una persona che è ricoverata a Monza. Anche i casi di Napoli - ha aggiunto - non destano preoccupazioni".

Non ci sarà nessuna chiusura generalizzata delle scuole, ha garantito Ferruccio Fazio specificando che ci saranno solo chiusure "mirate che potranno riguardare anche singole scuole". Il viceministro ha spiegato che verrà incaricata un'apposita commissione con rappresentanti del ministero dell'istruzione che si occuperà di gestire questo aspetto e deciderà anche "qual è la catena di comando, cioè chi farà l'ordinanza di chiusura. Stabilità anche quale è il tetto in termini di numero di casi oltre il quale provvedere alla chiusura, ma sarà esclusivamente una chiusura selettiva e non generalizzata".

Intanto l'ospedale Cotugno di Napoli ha smentito il decesso di uno dei tre pazienti ricoverati nella struutra sanitaria per l'influenza A/H1N1. Due sono in buone condizioni, ma sempre in isolamento, mentre un terzo è più grave, stazionario.

Secondo il bollettino medico comunicato dall'ospedale, il primo paziente è M.M., 23 di Napoli: non ha riferito di viaggi all'estero, le condizioni cliniche sono attualmente buone, non ha febbre nè distress respiratorio.

Il secondo è R.A., 27 anni di Cava de' Tirreni (provincia di Salerno): ha contratto l'A/H1N1 di ritorno dalla vacanza in Sardegna e poi nel Cilento. La malattia è complicata da focolai di broncopolmonite bilaterale, ma le sue condizioni cliniche tendono al miglioramento. Non ha febbre ma ha una lieve dispnea.

Il terzo paziente, il più grave, è D.G., 51 anni di Napoli, ed è ricoverato in rianimazione: dall'anamnesi risulta essere affetto da cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito in oligofrenico. Le condizioni cliniche sono gravi, ma stazionarie, a causa dell'aggravarsi dell'insufficenza cardiaca preesistente a cui si è aggiunta l'insorgenza di insufficenza renale acuta.

Il giovane 24enne ricoverato a Monza all'ospedale San Gerardo dei Tintori ha mostrato segni di una "possibile sovrainfezione polmonare". "La situazione clinica, per il resto - dice la nota dell'ospedale -, è invariata. Le sue condizioni rimangono critiche e la prognosi resta riservata".

È stata decisa anche una riunione dei ministri della sanità dell'Unione Europea che si vedranno in via straordinaria il 12 ottobre prossimo per fare il punto sull'influenza A.

Lo ha riferito il ministro svedese alla sanità, Maria Larsson, attuale presidente di turno dell'Unione. Nel corso della riunione dovrebbero essere affrontati diversi aspetti da quello dell'accesso ai vaccini al loro reperimento per i Paesi che hanno necessità di un sostegno fino alla solidarietà internazionale.

La commissaria Ue alla salute Androulla Vassiliou dovrà inoltre presentare a metà settembre davanti al Parlamento europeo una comunicazione da adottare per combattere la pandemia.

Intanto lo sport italiano gioca d'anticipo. Secondo il direttore dell'Istituto di medicina del Coni, professor Carlo Tranquilli "è opportuno che tutti i giovani atleti compresi nelle fasce di età segnalate dal ministero della Salute e in generale gli azzurri delle squadre nazionali vengano vaccinati contro il virus dell'influenza A". "D'altra parte - aggiunge - la possibilità di contagio per gli atleti è molto alta, sebbene gli sportivi abbiano le difese immunitarie più forti".

Niente allarmismi, ma attenzione al problema, secondo Enrico Castellacci, responsabile medico della Nazionale azzurra, per il quale "sicuramente il mondo del calcio può essere investito dal problema dall'influenza A".

2 settembre 2008

 

 

 

 

 

Influenza A: per ottobre pronte 48 milioni di dosi di vaccino

1 settembre 2009

L'ipotesi di chiusura delle scuole, la campagna di informazione e la definizione dei gruppi "primari" per la fase di vaccinazione. Sono questi i temi all'ordine del giorno della riunione dell'Unità di crisi al ministero della Salute a cui parteciperanno i rappresentati delle Regioni e le associazioni dei pediatri, medici di base e dei Pronto soccorso. Intanto a Napoli due pazienti gravi sono stati ricoverati: un uomo sulla cinquantina, ed un trentenne sono stati accolti entrambi all'ospedale Cotugno di Napoli, in gravi condizioni. Stabile l'uomo ricoverato in coma a Monza. Quella di domani sarà l'occasione per mettere a punto e varare il piano pandemico da trasmettere alle Regioni. Sul fronte scuole la posizione del Governo è chiara dopo la riunione di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi: l'anno scolastico inizierà regolarmente ma non si esclude di intervenire con chiusure mirate, come ribadito dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, nel caso cui verrà accertata la presenza del virus. Secondo il piano ministeriale spetterà ai medici di base segnalare la presenza di casi che dovranno trasmettere alle Asl le informazioni . Spetterà, quindi, all'Azienda sanitaria locale informare presidi e direttori di istituto che potranno, autonomamente decidere se procedere alla chiusura. Altro nodo da sciogliere è quello della campagna di vaccinazione che partirà il 15 novembre. "Entro il mese di ottobre saranno disponibili 48 milioni di dosi - ha affermato Fabrizio Oleari, direttore generale prevenzione e sanità del ministero della Salute -. Per ogni ciclo ne serviranno 2 dosi (un dose all'inizio ed un seconda dopo 4 settimane come richiamo). Le dosi del vaccino saranno disponibili progressivamente da metà novembre e saranno disponibili per 24 milioni di persone dopo aver ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Agenzia europea per il farmaco (Emea)". Per Fazio, comunque, entro la fine dell'anno si procedere alla vaccinazione "su otto milioni e mezzo di persone. Innanzitutto su un milione e mezzo di categorie essenziali: operatori sanitari, pompieri, forze dell'ordine e tutti quelli che non possono mancare nel Paese. E poi sulle categorie a rischio: malati di diabete, obesi, soggetti affetti da patologie cardiovascolari". Sui costi legati alla produzione del farmaco le Regioni chiedono che ad accollarsi i costi sia il Governo. "La spesa deve mettercela il governo - sottolinea Enrico Rossi, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità e assessore alla Sanità della Toscana - Tutti i cittadini devono essere vaccinati: quelli delle regioni con il bilancio in ordine e quelli delle regioni col bilancio in rosso". Altro capitolo riguarda la campagna di informazione che dovrebbe partire già dalle prossime settimane con spot in radio e tv. Nella riunione i medici di base della Simg presenteranno un documento di 25 pagine nel quale vengono raccolte una serie di schede operative su come affrontare la pandemia. La Simg sottolinea l'importanza dell'utilizzo delle mascherine di protezione per il personale medico e non medico che opera all' interno dell'ambulatorio.

1 settembre 2009

 

 

 

 

 

2009-09-01

Per i rischi in azienda serve un consulente

di Massimiliano Del Barba

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01 settembre 2009

(Afp)

Tutti i sintomi dell'influenza di tipo A

Vaccino e mascherina, quando la pandemia é un business

Nuova influenza: informazioni e numeri, una guida per il web

Identificare i punti di debolezza legati ai luoghi considerati critici in azienda e aumentare la soglia d'attenzione durante i rapporti professionali con il mondo esterno. Sono le società di consulenza le prime a essere scese in campo per studiare veri e propri "protocolli d'azione" da mettere in atto nell'evenienza che i propri clienti entrino in contatto con il virus dell'influenza A. Uno scenario nuovo, dagli esiti imprevedibili, rispetto al quale la maggioranza delle aziende sembra ancora impreparata.

"Il problema –spiega Alessandro Carone, senior manager di Nolan Norton Italia, società di consulenza tecnologica del gruppo Kpmg –è quello di attrezzare per tempo le imprese, soprattutto quelle con un alto numero di dipendenti e frequenti rapporti con l'esterno, affinché non venga minata la continuità operativa". Accorgimenti correttivi ma, soprattutto, preventivi: "Il principale aspetto – continua Carone – è quello di preservare il più possibile da un eventuale contagio le personalità che detengono competenze, conoscenze e poteri decisionali difficilmente replicabili. Una policy adeguata, in questo caso, sarebbe quella di non far viaggiare insieme, in aereo, treno o automobile, l'amministratore delegato e il suo vice. Lo stesso dicasi peri capi divisione e i responsabili di settore. Considerata la struttura tipica dell'azienda italiana, infatti, salterebbero tutti i meccanismi di delega".

Altro aspetto importante, secondo Carone, è rappresentato dal rapporto con clienti e fornitori: "Indispensabile capire come l'azienda si interfacci con l'esterno per organizzare per tempo un modello relazionale alternativo per evitare i contatti diretti". Sull'altra sponda dell'Atlantico, fra i primi a muoversi è stata Marsh, società specializzata in servizi assicurativi e di risk management, che ha distribuito ai propri clienti – anche in Italia – una sorta di "decalogo" per difendersi da un'eventuale pandemia da H1N1: fra le misure consigliate, "rivedere l'agenda viaggi, organizzare un modello lavorativo sostitutivo attraverso il telelavoro, individuare le funzioni prioritarie in caso di riduzione dello staff, introdurre metodi speciali per la valutazione dello stato di salute dei propri collaboratori e ridurre i servizi di consegna a domicilio".

In attesa che il ministero della Salute appronti una direttiva ad hoc per il mondo dell'impresa, le aziende cercano di seguire le proprie policy. Eni avvierà a breve un programma di vaccinazione su base volontaria contro l'influenza stagionale per tutti i dipendenti, il che consentirà non solo di proteggersi dall'influenza di stagione, ma anche di innalzare le difese immunitarie in vista di un'ipotetica maggiore diffusione della nuova influenza. Fiat, dal canto suo, sta mantenendo un rapporto diretto con la direzione sanitaria dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, pronto a essere allertato in caso di particolari segnalazioni da parte del gruppo automobilistico. Poste Italiane non vede per il momento la necessità di sostituire i protocolli di controllo sanitario oggi in vigore nelle sue strutture.

Maggiore l'apprensione fra i marchi della grande distribuzione organizzata, dove Coop ed Esselunga stanno incominciando ad affrontare la problematica proprio in questi giorni: "A metà settembre – spiegano dal gruppo della famiglia Caprotti – ci sarà un incontroin Federdistribuzione dove decideremo misure di prevenzione condivise con gli altri operatori".

01 settembre 2009

 

 

 

 

 

2009-08-29

Nuova influenza, la Gelmini ai pediatri: per ora nessun rinvio dell'anno scolastico

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30 agosto 2009

Il ministro del Welfare: "La situazione è sotto controllo"

Le risposte alle domande più frequenti sulla nuova influenza

I consigli per i vacanzieri

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La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) chiederà al tavolo tecnico che si riunirà al ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali il prossimo 2 settembre, anche di "prendere in seria considerazione" l'ipotesi di chiudere le scuole, la cui apertura è prevista a scaglioni a partire dal 14 settembre, per contenere la diffusione del virus A/H1N1.

Il presidente della Fimp, Giuseppe Mele, ha spiegato oggi in un'intervista all'agenzia Apcom che la federazione chiederà esplicitamente anche che il ministero dell'Istruzione sieda al tavolo tecnico, al quale al momento non partecipa, "nell'ottica del maggior coordinamento possibile", sulla scorta di quanto chiesto dal direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, che ha parlato della necessità che i governi nel loro complesso, e non solo i ministeri della Salute, prendano "alcuni interventi che hanno forti implicazioni economiche e sociali, come la chiusura delle scuole".

A Giuseppe Mele ha risposto il presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp), Giorgio Rembado, spiegando che sull'eventuale chiusura delle scuole occorrerà decidere caso per caso: "Bisogna essere fortemente pragmatici: la situazione della nuova influenza cambia continuamente e anche noi dobbiamo cambiare a secondo delle circostanze. Anche oggi, nonostante l'allarme, mi sembra difficile ipotizzare un intervento centralizzato e generalizzato sulle scuole. E poi fino a quando dovrebbero restare chiuse?".

Il ministro Gelmini: per ora nessun rinvio

Nel pomeriggio è arrivata però una nota ufficiale del ministro per l'Istruzione Maria Stella Gelmini: "Al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perchè si renda necessario un provvedimento di questo tipo"

A Monza intanto le condizioni del giovane di 24 anni di Parma colpito dalla nuova influenza e ricoverato da alcuni giorni all'ospedale San Gerardo, restano "gravissime" anche se "da ieri sera si sono registrati lievissimi segni di miglioramento", come ha spiegato Roberto Fumagalli, primario dell'unità di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Gerardo.

A Savona invece sono sbarcati dalla nave Costa Concordia le tre persone che nei giorni scorsi avevano presentato sintomi dell'influenza A e sono state ricoverate per accertamenti all'ospedale San Paolo. Costa Crociere ha spiegato che "in osservanza alle procedure sanitarie previste e in collaborazione con le autorità preposte, sono state poste in essere tutte le misure sanitarie per garantire la sicurezza dei tre passeggeri e quella degli altri ospiti in vacanza e dei membri dell'equipaggio". La Costa Concordia, proveniente da Marsiglia, dopo aver fatto scalo a Napoli, Palermo, Tunisi, Palma di Maiorca e Barcellona, è ripartita come previsto alle 17 per Napoli con a bordo circa 3.400 passeggeri.

30 agosto 2009

 

 

 

 

Il ministro del Welfare: "La situazione è sotto controllo"

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29 agosto 2009

Nessun allarmismo sulla nuova influenza che oggi ha fatto registrare un caso grave a Monza. "La situazione è fortemente monitorata e controllata e non ci sono ragioni di panico". Lo ha sottolineato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

"Noi come tutti i paesi industrializzati, certamente quelli europei, in rete tra di noi, con l'Organizzazione mondiale della sanità, monitoriamo questa influenza non tanto per la sua pericolosità attuale quanto per l'effetto pandemico, il grado di diffusione che la caratterizza e dall'altra parte per verificare le possibili mutazioni di questo ceppo virale e le interazioni con l'influenza stagionale. Questo monitoraggio ci ha consentito, grazie alle strutture che abbiamo nel paese, di contenere il fenomeno più di altri paesi", ha detto Sacconi.

Poi il ministro ha rassicurato: "I numeri in Italia sono straordinariamente inferiori a quelli di molti altri paesi occidentali. Il programma di vaccianzione è in due fasi: la prima riguarda le persone che operano nell'ambito dei servizi socio-sanitari e la seconda dedicata ai giovani e alle persone più a rischio. La situazione è fortemente monitorata e controllata non ci sono ragioni di panico che superano i livelli ordinari. Poi vedremo lungo la strada ma guai a noi se creiamo allarmi ingiustificati. Oggi la situazione è controllata".

29 agosto 2009

 

 

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